Società Italiana di Vittimologia

SUSSIDI DIDATTICI

 



Balloni A., Sette R., Handbook of Research on Trends and Issues in Crime Prevention, Rehabilitation and Victim Support, Hershey, PA (USA), IGI Global, 2020


 

A complex and vulnerable contemporary society continually poses new challenges in term of social conflict, and as crime avances, so must strategies for prevention and rehabilitation. Many facets of crime prevention and rehabilitation of offenders are public activities closely linked to other aspects of the political and social life of a region. The book is a scholarly publication tha examines existing knowledge on crime dynamics and the implementation of crime victims' rights. Highlighting a wide array of topics such as cyberbullying, predatory crimes, and psychological violence, this book is ideal for criminologists, forensic psychologists, psychiatrics, victim advocates, law enforcement officers, criminal profilers, crime analysts, therapists, rehabilitation specialists, psychologists, correctional facilities, wardens, governement officials, policy makers, academicians, researchers, and students.  

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Augusto Balloni, enrolled at the University of Bologna, taking a degree in Medicine and Surgery, followed by a major in Pathology of Mental and Neurological Disorders and by a major in Legal Medecine and Assurance. During 1970-2010 he taught criminology at the faculty of Political Sciences, University of Bologna as Full Professor. He was the Director of C.I.R.Vi.S. (Interdepartmental Center for Research on Victimology and Security - University of Bologna). For the academic triennum 1984-87 he was Dean of the Faculty of Political Sciences of the University of Bologna. Since 2007, he has been the Publisher and the Editor-in-Chief of the Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza (Criminology, Victimology and Security Journal). Since 1991, he has been the President of the Italian Society of Victimology. He is the author of about 200 publications including volumes, essays, articles and the results of researches, covering Legal and Social Medecine, Clinical and Forensic Psychiatry, Psychology and, above all, Criminology. He organized several internation meetings on criminology and victimology.   
Raffaella Sette, Ph.D. in Criminology, is an Associate professor at the University of Bologna. Since June 2018, she has been the Director of the master's program in "Criminological Sciences for Investigation and Security". She is the Chief of the Editorial Team of the Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza. From 2002 to 2015, she was an expert of the Bologna Surveillance Court.



Balloni A., Bisi R., Sette R., Criminologia applicata, Milano, Wolters Kluwer-Cedam, 2019

 

Nel volume, si propone di utilizzare il modello della psicologia topologica di Kurt Lewin all'interpretazione del crimine, facendo riferimento alla nota formula: C = f(P,A), secondo la quale il comportamento criminale di un individuo va posto in relazione allo stato della persona e alle caratterstiche dell'ambiente.
Nell'opera si analizza la dinamica di alcune manifestazioni criminose, convenzionali e non convenzionali, al fine di fornire strumenti utili a tutti coloro che, a vario titolo, desiderano affrontare le problematiche relative alla diffusione della criminalità, ai processi di vittimizzazione e al controllo sociale. In questo volume, infatti, si sviluppa l'applicazione della teoria del campo alla dinamica dei delitti tradizionali e non, e si delineano orientamenti per la prevenzione e il controllo della criminalità.

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Augusto Balloni, medico chirurgo, psicologo e psicoterapeuta, specialista in clinica delle malattie nervose e mentali e in medicina legale e delle assicurazioni, è stato professore ordinario titolare della cattedra di criminologia e preside della Facoltà di Scienze Politiche all'Università di Bologna. E' Presidente della Società Italiana di Vittimologia (S.I.V.) e direttore della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza. E' autore di numerose pubblicazioni e volumi in ambito psicologico, psichiatrico-forense e soprattutto criminologico e vittimologico. Tra gli scritti dell'autore si ricordano: Ambiente-ritardo mentale-devianza (con L. Fadiga) (1974), Criminologia in prospettiva (1983), Criminologia applicata per l'investigazione e la sicurezza (con R. Bisi) (2001), Il vigile di quartiere a Milano (2003), Criminologia e psicopatologia. Analisi di 110 perizie psichiatriche (2004), Racconti criminali. Omicidi e vittime in famiglia (con G. Guida) (2017).
Roberta Bisi è professore ordinario di "Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale" all'Università di Bologna e responsabile scientifico del Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza (C.I.R.Vi.S.) del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia dell'Università di Bologna.
Raffaella Sette, dottore di ricerca in criminologia, è professore associato di "Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale" e coordinatrice del corso di laurea magistrale in "Scienze criminologiche per l'investigazione e la sicurezza" all'Università di Bologna. E' coordinatrice del Comitato Editoriale della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza.



Balloni A., Bisi R., Sette R., Criminologia e psicopatologia forense, Milano, Wolters Kluwer-Cedam, 2019

 

Nel volume gli Autori riflettono sull'evoluzione delle scienze criminologiche in un momento storico in cui l'attenzione nei confronti della criminalità e delle sue dinamiche risulta essere di grande attualità.
Avvertita l'esigenza di una messa a punto di alcune problematiche, si è posta l'attenzione su aspetti concettuali, teorici e metodologici della ricerca criminologica, proponendo di applicare il metodo della psicologia topologica di Kurt Lewin all'interpretazione del crimine, facendo riferimento alla nota formula: C = f(P,A), secondo la quale il comportamento criminale di un individuo va posto in relazione allo stato della persona e alle caratterstiche dell'ambiente.
In questo volume, che riguarda le teorie in criminologia e temi di psicopatologia forense, vengono esaminate, anche in chiave critica, le teorie criminologiche nella prospettiva bio-antropologica, psicologica e sociologica. Passato, presente e prospettive future degli studi e delle ricerche criminologiche sono lo sfondo da cui partono gli Autori per sviluppare l'ipotesi di un'applicazione della teoria del campo di Lewin.
In tale prospettiva, vengono proposti anche argomenti di psicopatologia forense con riferimento alla perizia e alla consulenza e in rapporto alle questioni attinenti imputabilità e pericolosità sociale, tenendo conto degli aspetti innovativi e delle criticità emerse dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e del nuovo assetto assistenziale.

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Augusto Balloni, medico chirugo, psicologo e psicoterapeuta, specialista in clinica delle malattie nervose e mentali e in medicina legale e delle assicurazioni, è stato professore ordinario titolare della cattedra di criminologia e preside della Facoltà di Scienze Politiche all'Università di Bologna. E' Presidente della Società italiana di Vittimologia (S.I.V.) e direttore della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza. E' autore di numerose pubblicazioni e volumi in ambito psicologico e psichiatrico-forense e soprattutto criminologico e vittimologico. Tra gli scritti dell'autore si ricordano: Ambiente-ritardo mentale-devianza (con L. Fadiga) (1974), Criminologia in prospettiva (1983), Criminologia applicata per l'investigazione e la sicurezza (con R. Bisi) (2001), Il vigile di quartiere a Milano (2003), Criminologia e psicopatologia. Analisi di 110 perizie psichiatriche (2004), Racconti criminali. Omicidi e vittime in famiglia (con G. Guida) (2017). 
Roberta Bisi, è professore ordinario di "Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale" all'Università di Bologna e responsabile scientifico del Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza (C.I.R.Vi.S.) del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia dell'Università di Bologna.
Raffaella Sette, dottore di ricerca in criminologia, è professore associato di "Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale" e coordinatrice del corso di laurea magistrale in "Scienze criminologiche per l'investigazione e la sicurezza" all'Università di Bologna. E' coordinatrice del Comitato Editoriale della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza.



Bianchini E., La sicurezza nei luoghi del sapere. Biblioteche e musei dell'Università di Bologna: security management, Bologna, Bonomo Editore, 2017

 

Questo volume si pone l'obiettivo di studiare la gestione della sicurezza posta in essere all'interno delle biblioteche e dei musei universitari dell'ateneo di Bologna. Per la vita di uno studente, l'università rappresenta una istituzione di primaria importanza ed è quindi necessario promuovere sentimenti di sicurezza, benessere e interventi di riduzione dei rischi. A rischio infatti sembrano essere proprio quei luoghi che il senso comune e la routine della quotidianità portano a considerare più sicuri come, ad esempio, gli ambienti universitari, la propria casa, la scuola dei bambini, i mezzi di trasporto pubblico.
Nello specifico, è importante che le biblioteche, i luoghi per eccellenza deputati alla diffusione del sapere, vengano valorizzate attraverso politiche di mantenimento della sicurezza e corrette azioni di conservazione e valorizzazione dei beni culturali. Anche i musei, luoghi in cui si incontrano il sapere divulgativo, la ricerca scientifica e la didattica educativa, devono venire potenziati attraverso politiche di prevenzione e mantenimento della sicurezza e corrette azioni di conservazione e valorizzazione dei beni culturali. In questo campo un valido aiuto è sicuramente dato dal risk management e dalla risk analysis: grazie a queste metodologie è possibile analizzare e prevedere i rischi che possono portare al danneggiamento dei beni per attuare politiche di prevenzione. E' dunque importante parlare di tutela e conservazione preventiva dei beni, concetti ben sottolineati anche dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42). Appare dunque evidente che per garantire una efficace ed attenta analisi della gestione del rischio e per condurre una idonea ed adeguata gestione della sicurezza, che comprenda la salvaguardia fisica e la protezione dei musei, delle biblioteche, dei beni, del personale, dei fruitori, dei visitatori, sono necessari diversi elementi: tecnologici, umani, comunitari. 

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Elena Bianchini, dottore di ricerca in sociologia, è stata assegnista presso il C.I.R.Vi.S. (Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza) del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia dell'Università di Bologna. Ha tenuto moduli didattici nell'ambito dell'insegnamento di criminologia e svolge attività di tutor alla didattica per i corsi di sociologia della devianza e laboratorio di security. Fa parte del consiglio direttivo della S.I.V. e del comitato di redazione della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza. E' autrice di numerose pubblicazioni in ambito criminologico e di sociologia della devianza: tra queste si segnala il volume "La riabilitazione tra estinzione del reato e riparazione alla vittima (Edizioni Accademiche Italiane, 2013). E' inoltre componente esperto del Tribunale di Sorveglianza di Bologna.



Sette R., Detenuti e prigioni. Sofferenze amplificate e dinamiche di rapporti interpersonali, Milano, FrancoAngeli, 2017

 

Questo lavoro nasce dall'idea di far emergere vissuti, percezioni e destini sociali di alcuni fra coloro, che un giorno, hanno dovuto confrontarsi con la prigione sotto diversi punti di vista e si colloca in un periodo storico, come quello attuale, in cui a più livelli fervono attività, dibattiti e progetti uniti dall'obiettivo comune di tentare di ridurre, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, lo spazio assegnato al carcere nella nostra società.
Il volume, dopo una panoramica sulle storie criminali dei detenuti/ex detenuti intervistati, mette in evidenza difficoltà e criticità sia della vita detentiva sia della vita libera di coloro che si sono trovati a condividere tale esperienza. Successivamente, si riflette sul senso dell'espiazione della pena. Infine, con riferimento sia ai "rinchiusi dentro" sia ai "rinchiusi fuori", viene valorizzato il silenzioso brulicare delle attività svolte dagli appartenenti al mondo del volontariato a favore di queste persone che, in varie forme e a diversi livelli, attraversano periodi di difficoltà dato che il crimine stigmatizza, produce sofferenza (psicologica, fisica, esistenziale) e solitudine non soltanto nei confronti di chi lo ha commesso. 

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Raffaella Sette, dottore di ricerca in criminologia, è professoressa associata nel settore scientifico-disciplinare SPS/12 "Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale" presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia dell'Università di Bologna. E' stata, per cinque trienni, componente esperto del Tribunale di Sorveglianza di Bologna. E' autrice di numerose pubblicazioni in tema di controllo sociale e processi di vittimizzazione e coordinatrice del comitato editoriale della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza.


Balloni A., Guida G., Racconti criminali. Omicidi e vittime in famiglia, Bologna, Bonomo Editore, 2017

 

Tre racconti di vite vere: Un'anima che esplode, L'officina del sesso e Nella tana del lupo, narrati da un esperto criminologo chiamato ad interpretare, spiegare e studiare i tormenti, i dolori, le noie e la possibilità dei protagonisti di riemergere da un buio passato per recuperare l'esistenza apparentemente perduta. Attraverso le storie di vita si scoprono le condotte di Anna, Ilario e Francesca che costringono il lettore ad immergersi nell'abisso del loro dramma.
Il modo di narrare, assai coinvolgente, consente di ripercorrere l'iter psicologico che ha portato agli omicidi causando dolore e vittime in famiglia.

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Augusto Balloni, neuropsichiatra e medico legale, psciologo e psicoterapeuta, già professore ordinario di Criminologia all'Università di Bologna, è presidente della Società Italiana di Vittimologia, direttore della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza e autore di numerose pubblicazioni in ambito psicopatologico forense e soprattutto criminologico.
Gianmaria Guida è specializzato in materie umanistiche ed è docente di letteratura e storia nella scuola secondaria di secondo grado. Si interessa di ricerche e progetti in ambito criminologico.



Bisi R., Ceccaroli G., Sette R., Il tuo web. Adoloescenti e social network, Milano, WoltersKluwer-CEDAM, 2016

 

Il volume analizza i dati di una ricerca socio-criminologica sull'utilizzo del Web da parte di studenti delle scuole statali e paritarie di I e II grado dell'Emilia-Romagna.
Tale ricerca è stata condotta tramite l'utilizzo di metodologie quantitative e qualitative: in particolare, per quanto concerne le prime, è stato somministrato un questionario a 13.111 studenti aventi un'età tra i 12 ed i 16 anni per comprendere i loro comportamenti relativi all'uso dei sistemi evoluti di comunicazione; con riferimento alle seconde, sono state altresì analizzate alcune rappresentazioni, costituite da immagini fotografiche e disegni, sulla percezione di un web "sicuro" da parte dei ragazzi che hanno volontariamente partecipato ad un "concorso di opere".
Come per ogni innovazione tecnologica, gli entusiasmi sono spesso mitigati dai rischi connessi all'uso e soprattutto all'abuso della rete, sempre più dibattita, demonizzata, esaltata.
L'analisi dei dati di questa ricerca ha richiesto l'apporto di diverse competenze e professionalità per meglio delineare le importanti trasformazioni sociali generate dall'utilizzo del Web e le nuove prospettive di studio e di ricerca che si aprono al fine di approfondire le implicazioni connesse ai comportamenti adottati negli spazi comunicativi virtuali.

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Roberta Bisi è professore ordinario di Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale presso la Scuola di Scienze Politiche dell'Università di Bologna - campus di Forlì, è responsabile scientifico del Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza del Dipartimento di sociologia e diritto dell'economia dell'Università di Bologna e coordinatore del comitato scientifico della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza.
Geo Ceccaroli dirige attualmente il Compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni per l'Emilia-Romagna. L'esperienza maturata nella Polizia Scientifica lo ha reso esperto in indagini tenciche e scientifiche, criminalistica forense e balistica nonché consulente tecnico d'ufficio e perito per alcune Procure e Tribunali d'Italia. Svolge attività di docenza in Criminalistica forense e Tecniche di investigazione presso le Università di Ferrara, Modena, Bologna, Roma e San Marino.
Raffaella Sette è professoressa associata nel settore scientifico-disciplinare SPS/12 "Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale" presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia dell'Università di Bologna, componente esperto del Tribunale di Sorveglianza di Bologna. E' autrice di numerose pubblicazioni in tema di controllo sociale e processi di vittimizzazione e coordinatrice del comitato editoriale della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza.



 

Balloni A., Bisi R., Sette R., Principi di criminologia. Le teorie, Padova, Wolters Kluwer - Cedam, 2015


Balloni A., Bisi R., Sette R., Principi di criminologia applicata. Criminalità, controllo, sicurezza, Padova, Wolters Kluwer - Cedam, 2015

   

In questi volumi, gli Autori riflettono sull'evoluzione delle scienze criminologiche in un momento storico in cui l'attenzione nei confronti della criminalità e delle sue dinamiche risulta essere di grande attualità.
Avvertita l'esigenza di una messa a punto di alcune problematiche, si è posta l'attenzione su aspetti concettuali, teorici e metodologici della ricerca criminologica, proponendo di applicare il modello della psicologia topologica di Kurt Lewin all'interpretazione del crimine, facendo riferimento alla nota formula: C = f (P,A), secondo la quale il comportamento criminale di un individuo va posto in relazione allo stato della persona e alle caratteristiche dell'ambiente. In tale prospettiva, si possono aprire nuovi orizzonti per quanto riguarda sia la ricerca scientifica che le sue applicazione pratiche nelle scienze criminologiche.

Nel primo volume, che riguarda Le teorie, dopo un'analisi dell'evoluzione della sociologia della devianza e della criminologia, vengono esaminate, anche in chiave critica, le teorie criminologiche nella prospettiva bio-antropologica, psicologica e sociologica. Passato, presente e prospettive future degli studi e delle ricerche criminologiche sono lo sfondo da cui partono gli Autori per sviluppare l'ipotesi di un'applicazione della teoria del campo di Lewin all'ampio e complesso di fatti che riguardano il comportamento criminoso. A questa ipotesi intepretativa non si vuole attribuire il valore di nuova teoria criminologica, ma si fa ricorso ad essa perché, prendendo in considerazione simultaneamente fatti psicologici e sociologici, è possibile costruire, anche nell'ambito delle scienze criminologiche, spiegazioni non agevolmente falsificabili, soprattutto per crimini non convenzionali ed, in particolare, per la criminalità economica e organizzata e per il terrorismo.

Nel secondo volume, Criminalità, Controllo, Sicurezza, si analizza la dinamica di alcune manifestazioni criminose, convenzionali e non convenzionali, al fine di fornire strumenti utili a tutti coloro che, a vario titolo, desiderano affrontate le problematiche relative alla diffusione della criminalità, ai processsi di vittimizzazione e al controllo sociale. In questo volume, infatti, si sviluppa l'applicazione della teoria del campo alla dinamica dei delitti, tradizionali e non, con l'intento di interpretare il comportamento criminoso in funzione di ciò che è dato e vissuto nel campo stesso in cui si verifica il crimine. In una tale ottica, si delineano pure orientamenti per la prevenzione e il controllo della criminalità.

Corredano le pubblicazioni risorse multimediali che utilizzano e integrano tecniche e strumenti diversi: schede cronologiche di approfondimento relative all'evoluzione della criminologia, video e audio interviste, rivolte a testimoni significativi, utili per riflettere su manifestazioni criminose di particolare attualità e sulla reazione sociale (si consulti la pagina web: http://www.cedam.com/aggiornamenti.aspx)  

Copertina volume Le teorie (JPG)

Copertina volume Criminalità, controllo, sicurezza (JPG)

Augusto Balloni, neuropsichiatra e medico legale, già professore ordinario di criminologia all'Università di Bologna, è presidente della Società Italiana di Vittimologia e direttore responsabile della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza.
Roberta Bisi è professore ordinario di Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale e coordinatrice della laurea magistrale in "Scienze criminologiche per l'investigazione e la sicurezza" presso la Scuola di Scienze Politiche dell'Università di Bologna - Campus di Forlì. E' inoltre responsabile scientifico del Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza del Dipartimento di sociologia e diritto dell'economia dell'Università di Bologna.
Raffaella Sette è professore associato di Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale presso la Scuola di Scienze Politiche dell'Università di Bologna, componente esperto del Tribunale di sorveglianza di Bologna e coordinatore del comitato editoriale della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza




 

Balloni A., Bisi R., Sette R., Vittime e vittimologia Percorsi di studio e di ricerca, Bologna, Minerva Edizioni, 2012

   

A vent'anni dall'istituzione del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza (C.I.R.Vi.S.) e della Società Italiana di Vittimologia, viene pubblicato questo volume il cui scopo è quello di riunire studiosi al fine di affrontare, avvalendosi di un approccio interdisciplinare, le tematiche relative ai processi di vittimizzazione. Le profonde e recenti trasformazioni sociali , che generano nuove possibilità di vita e di sviluppo, ma anche di prevaricazione, di sopraffazione e di violenza, sollevano numerosi quesiti che fanno riferimento alle definizioni di vittima nella società attuale, alle differenze che, rispetto al passato, è possibile rinvenire nelle modalità di aiuto e di sostegno che le sono offerte e al giusto riconoscimento delle sue peculiarità.
Punto di forza del volume è quello di mettere a confronto esperti provenienti da diversi Paesi affinché analizzino le trasformazioni intervenute nei processi di vittimizzazione nell'ottica di delineare possibili e concrete risposte a tali mutamenti attraverso l'analisi della situazione attuale internazionale, ipotizzando prospettive  per scenari futuri.

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Augusto Balloni, già professore ordinario di criminologia all'Università di Bologna, Presidente della Società Italiana di Vittimologia.
Roberta Bisi, professore ordinario di "sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale", Facoltà di Scienze Politiche "R. Ruffilli", direttore C.I.R.Vi.S. (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza), Università di Bologna.
Raffaella Sette, professore associato di "sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale", Università di Bologna.

 


Sicurella S., La vulnerabilità sociale nei contesti urbani, Bologna, Clueb, 2012

   

La condizione ontologica di vulnerabilità, cui da sempre è esposto l'uomo, oggi è connessa ad una crisi planetaria, che riguarda dimensioni diverse. Una di queste concerne la percezione di insicurezza connessa al rischio di vittimizzazione. La richiesta di sicurezza e protezione però, spesso, non corrisponde ad una reale esigenza o, meglio, ad un rischio tangibile. E' pertanto necessario indagarne le cause al fine di evitare pericolose degenerazioni.

Ulteriori informazioni

Sandra Sicurella, dottore di ricerca in Criminologia, già assegnista di ricerca post-dottorale presso il C.I.R.Vi.S. (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza) dell'Università di Bologna, è tutor di "sociologia della devianza" presso la Facoltà di Scienze Politiche "R. Ruffilli" di Forlì.



Sicurella S., Violenza di genere, stalking e paura del crimine. Un caso particolare nella ricerca presso l'Università di Bologna, Bologna, Clueb, 2012

   

La violenza di genere è una violazione dei diritti umani e viene perpetrata dagli uomini verso le donne. Nel contesto di una più ampia ricerca europea sul fenomeno in riferimento ad una precisa fascia della popolazione, in queste pagine si ha la possibilità di "ascoltare" dalla diretta voce delle studentesse dell'ateneo di Bologna la loro percezione sul rischio di vittimizzazione. Le interviste riguardano anche alcuni interlocutori qualificati che esprimono le loro opinioni in merito.

Ulteriori informazioni

Sandra Sicurella, dottore di ricerca in Criminologia, già assegnista di ricerca post-dottorale presso il C.I.R.Vi.S. (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza) dell'Università di Bologna, è tutor di "sociologia della devianza" presso la Facoltà di Scienze Politiche "R. Ruffilli" di Forlì.



Fanci G., L'errore medico. Policies, relazioni, coesione sociale, Bologna, Clueb, 2012

   

Il presente lavoro è frutto di una lunga riflessione intorno ai processi di vittimizzazione che si generano nelle strutture sanitarie per il compimento di un errore da parte del medico. La letteratura finora ha indagato il fenomeno utilizzando tecniche quantitative che possono dare la misura numerica degli episodi di cosiddetta malasanità. In un quadro scientifico, in cui i saperi  giuridico ed economico predominano contendendosi il campo con le analisi di politica pubblica, questo libro pone al centro delle sue riflessioni la condizione umana collocandola nelle dinamiche relazionali ed intercettando la loro dimensione micro (relativa alla interazione tra medico e paziente) e la loro dimensione macro (riguardante il rapporto di fiducia del cittadino con le istituzioni).  

Ulteriori informazioni

Giovanna Fanci, dottore di ricerca in Sociologia delle istituzioni giuridiche e politiche e analisi degli apparati amministrativi, già assegnista di ricerca presso l'Università di Macerata e già assegnista di ricerca senior presso il C.I.R.Vi.S. (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza) dell'Università di Bologna; esperto presso il Tribunale di Sorveglianza di Ancona.



   

Sette R., Criminologia e Vittimologia. Metodologie e strategie operative, Minerva edizioni, Bologna, 2011



La criminologia e la vittimologia sono discipline scientifiche che si pongono l'obiettivo di studiare l'essere umano che entra in conflitto con la società. Sinteticamente, si tratta, da un lato, di analizzare, prevedere e contrastare gli eventi criminosi e, dall'altro, di studiare le modalità per favorire il riadattamento della vittima del reato al proprio ambiente di vita e il reinserimento sociale del reo.
Le università, le accademie di polizia ed i centri di victim support di tutto il mondo insegnano tali discipline al fine di preparare professionisti che sappiano assumere decisioni e predisporre strategie nei vasti campi della repressione e della prevenzione del crimine, dell’amministrazione della giustizia, dei servizi alle vittime del crimine e del management della sicurezza.
In tal senso, la criminologia e la vittimologia diventano scienze applicate le cui attività si collocano tra arte e scienza, dove l'intuizione nella scelta dei metodi ha il suo effetto sul risultato. L'obiettivo del volume è, quindi, quello di fare riferimento non solo ad un quadro epistemologico, ma anche ad un quadro reale della quotidianità entro cui i professionisti lavorano per risolvere i problemi.
Il volume, avvalendosi del contributo di numerosi esperti provenienti da varie parti del mondo, è un valido punto di convergenza dello stato dell'arte della ricerca e dell'insegnamento in criminologia e vittimologia.

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Raffaella Sette, dottore di ricerca in criminologia, è ricercatore confermato presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna e titolare degli insegnamenti di “sociologia criminale” e di “vittimologia” nella Facoltà di Scienze Politiche.
E’ autrice di numerosi articoli e saggi nell’ambito della sociologia della devianza, della criminologia e della vittimologia. E’ la coordinatrice del comitato di redazione della Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza e, dal 2002, è componente esperto del Tribunale di Sorveglianza di Bologna.

 

Sicurella S., Vittime e istituzioni locali. Quale dialogo?, Clueb, Bologna, 2010


Gli argomenti affrontati in questo volume offrono uno spunto di riflessione da cui partire per approfondire lo studio della condizione della vittima in ambito sociale e giuridico. Dall'analisi vittimologica emerge una figura ambigua e controversa allo stesso tempo: la vittima è, da un lato, una persona che soffre, che necessita di supporto e che non riceve un trattamento adeguato dal sistema di giustizia penale, dall'altro, un soggetto che in parte risulta colpevole di quanto accaduto e che, in alcuni casi, strumentalizza la propria vicenda per fini utilitaristici. La ricerca empirica qui svolta corrobora la visione emblematica di una persona offesa dal reato che, ancora oggi, viene trascurata non solo da un punto di vista processuale e penale, ma anche per quanto riguarda il trattamento psicologico e di recupero di cui necessita al fine di riprendere il normale percorso di vita interrotto bruscamente dal crimine subito. Il testo si rivolge agli operatori sociali e del diritto, a coloro che si interessano di vittimologia e sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di sostegno e aiuto alle vittime.

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Sandra Sicurella, dottore di ricerca in criminologia, è assegnista di ricerca post dottorale in tema di "violenza di genere, stalking e paura del crimine" presso il C.I.R.Vi.S. (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza), Università di Bologna.
E' titolare di un modulo di insegnamento in "sociologia della devianza e mutamento sociale" presso il corso di laurea magistrale in "Occupazione, mercato, ambiente, politiche sociali e servizio sociale" della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna.



Balloni A., Bisi R., Monti C., Soda caustica, allume di rocca pece greca. Il caso Cianciulli, Minerva, Bologna, 2010  


Per seguire le gesta cruente di Leonarda Cianciulli, meglio conosciuta come "saponificatrice di Correggio", divenuta leggendaria per i suoi omicidi seriali, consumati intorno agli anni '40 del XX secolo e avvolti ancora da un'aura misteriosa, è stata esaminata in un'ottica interdisciplinare la cospicua documentazione custodita presso l'Archivio di Stato di Bologna. La poliedrica personalità di Leonarda Cianciulli, triplice omicida, suggestiona anche attualmente e pone rilevanti quesiti per rispondere ai quali è stata effettuata un'approfondita indagine attraverso una valutazione volta a comprendere se questa donna, al momento dei crimini commessi, fosse responsabile, pericolosa socialmente, capace di stare in giudizio e di affrontare il processo. A tal fine, si è esaminata la sentenza emessa dalla Corte d'Assise di Reggio Emilia nel 1946, unitamente al lungo memoriale prodotto dalla Cianciulli medesima durante la permanenza presso l'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa (allora manicomio criminale). Il memoriale, suggestivo e mirabolante, qui presentato integralmente per la prima volta, è fonte inesauribile di spunti interpretativi in quanto rappresenta la vicenda esistenziale e criminale di Leonarda Cianciulli raccontata dalla penna della protagonista. La sua scrittura, sagacemente decifrata e interpretata, assume il significato di un'ulteriore traccia per meglio delineare il profilo di una serial killer che, dopo più di sessant'anni, suscita ancora timori e sospetti. I coetanei superstiti, infatti, la ricordano come una donna malvagia che sapeva ben nascondere la sua energia malefica. Costituisce parte integrante di questo lavoro il cd-Rom interattivo multimediale che rende disponibile, tra l'altro, il memoriale di circa 800 pagine, la sentenza di condanna e la trascrizione degli interrogatori unitamente alle ricostruzioni animate in 3D dei delitti.     

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Gli autori:

Augusto Balloni, neuropsichiatra, medico legale, psicologo, è professore ordinario di criminologia all’Università di Bologna e presidente S.I.V. (Società Italiana di Vittimologia).

Roberta Bisiprofessore ordinario di "sociologia giuridica, della devianza e mitamento sociale", è direttore del C.I.R.Vi.S. (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza) all’Università di Bologna.

Cecilia Monti, consulente criminalista per la Polizia Scientifica, è professore a contratto di "criminologia" e "antropologia criminale" all'Università di Parma.

Elena Bianchini, dottore in Scienze Politiche (indirizzo Politico-Sociale) all'Università di Bologna, è stata assegnista di ricerca biennale e attualmente è dottoranda di ricerca in Sociologia presso la medesima Università.

Fabio Bravo, avvocato, dottore di ricerca in informatica forense e diritto dell'Informatica, è ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna.

Raffaella Sette, dottore di ricerca in criminologia, consulente grafologa, è ricercatore confermato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna ove insegna "sociologia criminale" nel corso di laurea in "servizio sociale".           

Sandra Sicurella è dottore di ricerca in criminologia e titolare di assegno di ricerca post dottorale presso il Dipartimento di Soicologia dell'Università di Bologna.  





 

Sette R., Controllo sociale e prevenzione. Un approccio criminologico, Bologna, Clueb, 2008

 

 

Nel libro si effettua una rassegna delle tematiche della prevenzione della delinquenza, un lavoro iniziato nell'ambito del programma "Marco Polo" presso il CESDIP CNRS (Centre de recherches Sociologiques sur les Institutions et le Droit Pénal) ed il servizio di Prevenzione/Mediazione del comune di Sainte-Geneviève-des-Bois nella banlieue parigina.
Viene effettuata un'analisi sistematica delle molteplici sfaccettature della prevenzione del crimine quale attività pubblica strettamente connessa ad altri aspetti della vita politica e sociale di un territorio, tenendo presente che la complessa e vulnerabile società attuale pone sempre nuove sfide in termini di controllo sociale.
Il volume si sofferma sui possibili approcci e strumenti attorno ai quali si programmano le politiche per la riduzione dei rischi di vittimizzazione e dei livelli di criminalità e, pertanto, si rivolge agli operatori del settore e a tutti coloro che, a vario titolo, si occupano di prevenzione quale modalità di controllo del crimine.


Raffaella Sette, dottore di ricerca in criminologia, è ricercatore confermato presso il Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna ed è titolare degli insegnamenti di Sociologia criminale nell'ambito del corso di laurea in Servizio sociale della Facoltà di Scienze Politiche di Bologna e di Criminologia presso la Facoltà di Psicologia di Cesena.
E' autrice di numerosi articoli e saggi in tema di sociologia della devianza, di criminologia e di vittimologia. Per Clueb ha pubblicato: Criminalità informatica. Analisi del fenomeno tra teoria, percezione e comunicazione sociale (2000).
E' coordinatrice del comitato di redazione della "Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza" e, dal 2002, è componente esperto del Tribunale di Sorveglianza di Bologna.    

 






Balloni A., Bisi R., Salvatore C. (a cura di), Legalità e comunicazione. Una sfida ai processi di vittimizzazione, Milano, FrancoAngeli, 2008



Fare i conti con il rischio, reagire all'ingiustizia, nutrire la propria coscienza di nuovi significati e di nuovi valori sono condizioni che scandiscono il tempo che viviamo, contraddistinto fa timori vecchi e nuovi che mettono a repentaglio la nostra quotidianità. E' con una certa inquietudine che constatiamo quanto la questione criminalità, nelle sue varie ed articolate forme, sia ormai diventata una componente basilare di ogni riflessione riguardante il governo del territorio.
Come spesso accade per le tematiche sociali più spinose, la distanza tra la ricerca scientifica e l'opinione pubblica aumenta anziché ridursi poiché la percezione della gravità del crimine dipende, in gran parte, da elementi personali, emotivi ed anche dal tipo di copertura fornito ai diversi episodi dai mezzi di comunicazione. L'intento di far luce sui problemi che derivano da tale situazione e che alimentano la domanda di maggiore sicurezza, intrisa spesso di aspetti contraddittori, ha sollecitato i ricercatori delle due realtà locali (Emilia-Romagna e Sicilia) ad occuparsi di devianza e di criminalità dal punto di vista della vittima, cercando di ricostruire il percorso evolutivo del processo di vittimizzazione.  Gli scenari e gli interrogativi che si delineano sono molteplici, accomunati tutti dallo sforzo di costruire prospettive strategiche capaci di accogliere la criticità dell'esistente valorizzando percorsi educativi e comunicativi nei diversi luoghi di formazione umana.

Augusto Balloni è professore ordinario di Criminologia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna. E' direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza (C.I.R.Vi.S.) dell'Università di Bologna e presidente della Società Italiana di Vittimologia (S.I.V.).

Roberta Bisi è professore ordinario di Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale all'Università di Bologna, presso la Facoltà di Scienze politiche "Roberto Ruffilli" di Forlì, dove insegna Criminologia e Sociologia della devianza.

Salvatore Costantino è professore ordinario di Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale all'Università di Palermo, presso la Facoltà di Scienze politiche, dove insegna Sociologia generale e Sociologia giuridica e della devianza.

   


  

Augusto Balloni

Tavola rotonda "La vittima del reato, questa dimenticata" nell’ambito della Conferenza annuale della Ricerca - C.N.R. - Accademia Nazionale dei Lincei, 5 dicembre 2000.

"Causa ed effetti del ritardato sviluppo della vittimologia"

 

Augusto Balloni

Inaugurazione dell'anno accademico 2003/2004 presso la Scuola Marescialli e Brigadieri Carabinieri.

"Mutamento sociale e scienze criminologiche: percorsi formativi e operativi"